SAN ROCCO E SAN NICOLA
Dopo la Madonna Assunta (15 agosto), viene festeggiato San Rocco (16 agosto): benemerito, viene considerato salvatore dalla Peste. Non mi intendo di Santi, nonostante l’impegno di mia nonna Delfina, credente molto devota (Girolo Piatto e Pettinengo): per lei gli onomastici sono sempre stati molto più importanti dei compleanni. Però, la pieve di San Rocco, a Sordevolo, è uno dei luoghi biellesi che ho scoperto dopo il mio ritorno (era il 2017?), mi è stata subito simpatica e, per qualche anno, sono tornata spesso a vederla dall’esterno. Vi sono sepolti alcuni notabili locali, il Notaio Germano, la figlia Renata moglie di Antonicelli, definito antifascista gentile. Un poeta, saggista, editore, già precettore privato di Gianni Agnelli a Torino. E poi, amico di Pavese e Ginzburg; fece pubblicare Primo Levi, rifiutato da Einaudi (Girolo Le mie passioni in Valle Elvo). Chiedendo al bar La Corona di Ferro, in piazza, tra il Comune e la Parrocchiale di San Clemente (la cui Via Crucis non può non rimandare al Girolo Sordevolo, che passione), mi hanno detto che aprono San Rocco per la Messa del 16 agosto. Finalmente nel 2023, arrivo all’ora giusta del giorno giusto: Don Luciano e le pie donne stanno tirando a cera i banchi, per la Messa del vespero (c’è profumo di Ambra gialla Ambrosoli). Finalmente, vedo l’interno di questo tempietto, che fuori è semplice come una cappella del Sacro Monte di Oropa, asimmetrico con un porticato che sembra esser stato allungato. Stefano lo nota immediatamente e ragiona su come e perché. Faccio qualche foto, giusto per ricordare l’evento di aver trovato aperto; ironia della sorte, la Corona di Ferro è chiusa, niente caffè. Il primo caffè di Ferragosto 2023 l’abbiamo bevuto in cima a via Cavour, in un bar sempre aperto che avevo trovato per caso nel 2022 (Giroli Biella Ferro Battuto 1-2): è frequentato da uomini e donne di Seab, Igiene Urbana. Ci tengo a portare qui Stefano, memori delle nostre notti insonni a Parigi (Girolo Parigi 2), quando all’alba, uomini e donne della Propreté, spazzavano le ruelles e aprivano le bocchette dell’acqua. Pochissime persone in giro, non fa ancora caldo e decidiamo di arrivare al Piazzo (Girolo Biella Dentro), salendo dal Bottalino (rigorosamente tutto a piedi). Seconda colazione in Piazza Cisterna (ancora deserta), chiuso come sempre San Giacomo (sig), scendiamo per Costa del Vernato e fotografo finalmente restaurata la Sindone, iconografia sicuramente unica, dove il lenzuolo del Sepolcro è tenuto, tra gli altri, dalla Madonna Nera di Oropa. E’ una seconda sorpresa il cantiere di restauro per la facciata di san Nicola da Tolentino: nel 2021 l’ho fotografata in straziante degrado. Direi che sia il primo cantiere che vedo, finanziato col PNRR, miracoli agostani. Le coincidenze non esistono: San Rocco è il patrono di Dolo; Stefano ed io abbiamo studiato Architettura a Venezia, nell’ex Convento di Nicola da Tolentino. Mia nonna sorride sorniona: i suoi Santi custodiscono anche me.