RIVIERA FIORITA
RIVIERA FIORITA del brenta
La Girolona, durante la pandemia Covid, vi ha raccontato molto della Riviera del Brenta. Qui faccio un richiamo festoso, usando le mie fotografie d’antan. Lungo la Brenta si svolge, poco tempo dopo la Regata Storica di Venezia, un corteo in costume, che utilizza le medesime imbarcazioni storiche, oltre alle barche delle Società Remiere locali e venete. Per 3 anni (2003-2005) ho avuto la fortuna di seguire questa manifestazione navigando, che è il modo migliore. Ma, anche stando sulle Rive, sempre affollatissime, o sostando in qualcuna delle Ville avete una idea palpabile di come poteva essere la vita di villa, ai tempi della Serenissima, alla presenza di Doge e Dogaressa. Quest’anno, 2023 (sono passati 20 anni, acci) associo le fotografie d’antan alla collezione di costumi del ‘700 confezionati da mia suocera Egle, quando aveva la bottega Falpalà a Venezia.
Un vero trionfo di seta moire, merletti, passamanerie, fiori applicati, tulle, crinoline, ventagli, tricorni e bautte, ombrellini, piumaggi, rete d’oro e perle, velluto e raso, mantiglie. La Egle, che ripercorreva la Storia del Costume, aveva raggiunto vertici di raffinatezza: alcune gonne avevano persino inserti dipinti a mano (per i quali aveva chiesto il mio ausilio). Falpalà noleggiava/vendeva costumi storici, per le feste del Carnevale Veneziano. Per chi non lo sapesse, ai tempi della Serenissima, il Carnevale durava quasi tutto l’anno, salva la Quaresima: la città era una specie di Las Vegas, dove i forestieri venivano nei teatri, nei ridotti, nei caffè, alle feste di palazzo, ai balli e ai giochi, nonché alle cose amorose. Ed ecco che oggi, alla fine dell’estate, le rievocazioni storiche ripropongono la masquerade e l’eterna scena Serenissima. Anche sulla Brenta, “quasi Borgo di Venezia”, su quel Naviglio del quale qualcuno osa sostenere che il Canal Grande sia “un prolungamento”! Festa della Sensa (lo sposalizio di Venezia col Mare), Regata Storica, Corteo sulla Brenta: fascinose coreografie. Io, sono snob, non ho mai partecipato al Carnevale, ho regalato l’invito a vedere la Regata Storica dalla famosa Machina (palco allestito in volta-de-canal ad altezza Ca’ Foscari); sulla Brenta ho presenziato “per lavoro” quando ero nell’Azienda di Promozione Turistica. Adesso i costumi delle mie fotografie si mescolano con quelli della Egle ed è un inatteso amarcord. Ammetto che mi commuovevo al gesto dell’alzaremo: quando i vogatori in segno di omaggio, staccano i remi dall’acqua e li puntano al cielo, geometria immobile e perfetta, nel tempo sospeso. Mi sono chiesta se esistesse l’alzaremo ai tempi della Serenissima (non lo trovo in alcun quadro di Canaletto, Bellotto, Gabriel Bella): forse è una interpretazione contemporanea, elaborata chissà come, magari mutuata dallo sport. La suggestione è tanta.