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ESPERIMENTO PRAGA

Provo un Girolo nuovo stile: poche righe, la parola alle immagini. Si addice a Praga, Nove Mesto, Stare Mesto, Vinohrady, un po’ dappertutto: uno stupefacente museo all’aperto di edilizia a cavallo tra Ottocento e Novecento, in cui si distingue la Secessione ma non solo. Molto interessante è anche la miscela tra ciò che resta di Barocco e questo dilagante modernismo fine secolo: certe volte ho persino io dei dubbi, chiedo clemenza ai miei maestri di Storia dell’architettura. Stefano sorriderebbe tra sé: il decoro barocco e quello secessionista, in fondo in fondo, sono ugualmente delittuosi (girolo Eumondo Praga) e, a Praga, persino il cubismo ha prediletto le curve, pensa tu, rondo cubismo!! 

Praga è una esposizione open air, che a tratti si agglutina e poi si diffonde, con una numerosità e continuità speciale. L’assortimento, la qualità e il restauro dei suoi edifici urbani, fanno impallidire Riga e forse fanno ombra persino a Vienna e Bruxelles: è una affermazione azzardata, ma se dovessi dire chi è la più bella del reame mitteleuropeo, direi Praga, senza dubbi. Forse la sua magia (e il richiamo turistico) sta anche qui, nel tessuto edilizio che fa atmosfera per chiunque, eleganza negli occhi. So che il mercato immobiliare globale apprezza Praga, alberghi, locali, appartamenti: un acino tira l’altro, fa grappolo. Vi segnalo un sito soltanto: svoboda-williams.com: una società di real estate associata a Christie’s. Con qualche milionata di euro, appena, vi prendere un attico a Karlin con vedute mozzafiato, o un palazzetto medioevale a Mala Strana con arredo d’epoca. Del resto, anche Tom Cruise ha girato una mission impossible a Praga: Ponte Carlo, Museo Nazionale, Piazza Città vecchia e, nemmeno a dirlo, le rive della Vltava (a Kampa) (andate su youtube se non volete rivedere l’intero film).

Ad inizio Novecento Apollinaire (ISPIRAZIONI) e all’inizio del Millennio Tom Cuise: ogni secolo ha i riferimenti culturali che si merita, che passano da Praga. Vi lascio girolare da soli/e: anzi, in compagnia delle belle donne che reggono balconi, portoni, facciate, palchi di teatro, sempre un po’ discinte:  donne di Mucha (o sono barocche?!). Io le chiamo cariatidi, ma forse per parità di genere sono telamone o atlantesse. Ogni secolo ha le proprie manie.